INVESTIGAZIONI SU MINORI
Dipendenze patologiche da alcool e droghe. Preoccupazione dei genitori.
Come poter fugare dubbi sullo stile di vita dei figli.
Buongiorno cari genitori.
Sono MOX di FIMA investigazioni di Modena e se siete su questa pagina è perché volete togliervi ogni dubbio su come si stanno comportando i vostri figli.
Vi aiuterò raccontandoti una nostra esperienza come agenzia investigativa.
Vi parlerò di Martina ed Andrea, genitori di Alice, ragazza 16enne.
Prima, ritengo interessante, darvi alcune indicazione di un problema di base del quale spesso si parla e che trova i genitori particolarmente coinvolti emotivamente.
Dipendenze patologiche
Quanto sono diffusi alcol e droghe tra i giovani?
L’analisi delle abitudini dei giovani rispetto all’uso di sostanze pericolose quali fumo, alcol e droghe mostra che si tratta di un fenomeno in crescita, che sembra interessare fasce sempre più giovani della popolazione.
Secondo i dati dell’ Osservatorio Adolescenti di Telefono Azzurro e DoxaKids (2014), al 50,6% degli adolescenti intervistati dagli 11 ai 19 anni è capitato di bere alcolici; di questi il 49,9% si è ubriacato almeno una volta.
Inoltre, sebbene l’alcol rappresenti la sostanza assunta con più frequenza, il 13% dei ragazzi intervistati ha dichiarato di fare uso di droghe (senza distinzione tra “leggere” e “pesanti”), percentuale almeno in parte sottostimata, dato che più della metà dei ragazzi (53,6%) conosce almeno una persona che ne fa uso.
Si tratta di percentuali non trascurabili: infatti, da una parte i ragazzi che vengono a contatto con tali sostanze spesso non hanno la percezione del rischio connesso ai danni che esse provocano, dall’altra anche le figure adulte di riferimento possono sottovalutare il fenomeno.
I giovani usano spesso queste sostanze per sperimentare sensazioni di piacere e per sentirsi a proprio agio nel trascorrere una serata con i coetanei, eliminando le inibizioni e le barriere psicologiche alle proprie capacità espressive e comunicative, sia fisiche che verbali.
Di fronte ad un insuccesso scolastico o ad una lite familiare, per fare qualcosa di diverso in gruppo o al contrario, per non sentirsi diversi dai propri amici, per assomigliare agli adulti, per noia, curiosità o desiderio di rilassarsi, molti giovani ricorrono alle bevande alcoliche e alle droghe in generale.
Alcool, cannabis e altre sostanze psicoattive sono spesso un mezzo per evitare l’ansia e la paura legate al presente e al futuro.
Inoltre, sembra sempre più raro il consumo che si ferma ad una sola sostanza: il fenomeno del poli-abuso è molto comune e vede gli adolescenti italiani come capofila in Europa (European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction, 2014).
Come sottolineato dal Dipartimento Politiche Antidroga (2013), emerge negli adolescenti italiani una tendenza all’uso contemporaneo, all’interno di una stessa occasione – ad esempio una serata in discoteca – di più droghe e quasi costantemente di alcol. La crescente diffusione dell’ abitudine al poli-abuso è confermata dai risultati dell’Osservatorio Adolescenti (Telefono Azzurro e DoxaKids, 2014),.
I rischi maggiori sono naturalmente quelli per la salute e per la sicurezza, di se stessi e degli altri, a breve come a lungo termine: la ridotta lucidità mentale, il rischio di incidenti stradali, ridotte performance o drop-out scolastico, sviluppo di una dipendenza (da una sola sostanza o mista).
I ragazzi non sempre sono consapevoli delle conseguenze negative determinate non soltanto dalle cosiddette droghe “pesanti”, ma anche dalle sostanze considerate “leggere” come la cannabis (peraltro maggiormente diffuse).
Martina ed Andrea, due genitori molto preoccupati
Abbiamo incontrato in ufficio Martina ed Andrea.
I loro timori verso il comportamento di Alice, degli ultimi mesi, andavano al di là dei voti scolastici che stavano calando. Intendo dire che non erano due genitori preoccupati del 6 invece che del 9. Le preoccupazioni riguardavano lo stile di vita che ultimamente Alice aveva assunto e temevano per la sua salute.
Sei un genitore e ti stai immedesimando? Ti capisco, sono genitore anch’io.
Continua a leggere e scoprirai come poter venire a conoscenza dello stile di vita dei tuoi figli e quindi o vivere tranquillo o prendere provvedimenti.
La retta o non retta via dei vostri figli!
Martina e Andrea sono due genitori amorevoli che adorano Alice, tranquillissima ragazza di 16 anni, brava a scuola e disciplinata nello sport e con il cerchio delle amiche che, man man che passava il tempo diventava sempre più di amiche ed amici.
Il papà Andrea ha un’importante ruolo direzionale all’interno di un’azienda del Modenese, mentre Martina è una responsabile amministrativa.
Sono venuti da noi abbastanza preoccupati per la figlia Alice di 16 anni, età tanto bella quanto delicata e particolare.
Alice, secondo loro, nell’ultimo periodo era cambiata notevolmente.
Martina ed Andra sono sempre stati presenti nella vita di Alice ed attenti alla sua educazione cercando di comprendere le sue necessità ed i suoi bisogni.
Non intendo quelli materiali ma quelli di crescita di un essere umano.
Sono sempre stati attenti alla sua educazione senza essere dittatoriali nel loro modo di educare.
Alice aveva sempre reagito bene a questa tipologia di educazione.
Si era creata una solida e sana relazione tra figlia e genitori.
Qual è stato il campanello d’allarme che è suonato nella mente di Marina ed Andrea?
Forse è anche il tuo, o simile, che sta suonando nella tua mente da genitore…seguimi.
Martina ed Andrea, negli ultimi 8 mesi avevano visto strani e diversi comportamenti da quelli abituali di Alice.
L’applicazione nello studio era notevolmente calata e i professori, notando svogliatezza di Alice nei confronti dello studio, avevano convocato i genitori per un colloquio privato.
Alice, inoltre, chiedeva sempre più soldi ai suoi genitori, senza giustificarne il motivo e lo faceva con toni perentori ed arroganti.
Toni mail e poi mai usati.
Una volta tornata a casa da scuola si chiudeva da sola in camera con il suo cellulare e la musica alta.
Non parlava più con nessuno, cosa che fino ad allora aveva sempre fatto, confrontandosi con Andrea e Martina su qualsiasi episodio relativo della giornata, parlando delle amiche e dei loro modi di essere.
Per non parlare delle uscite del Sabato sera. Alice , infatti , come da coprifuoco rientrava sempre all’ 01:00 mentre nelle ultime uscite rincasava non prima delle 04:00 di mattina, questo senza chiedere il permesso o avvisare casa.
Marina ed Andrea erano sconvolti dal comportamento di Alice.
Cercarono di parlarle, farle domande ma senza aggredirla e con toni morbidi.
Nessun risultato. Lei rispondeva aggressivamente dicendo che sapeva che cosa stava facendo e, secondo lei, era tutto normale.
Provarono con punizioni ( togliere cellulare, proibire le uscite del sabato sera ) ma niente da fare.
Alice si riprendeva il telefono ed usciva regolarmente usando escamotage diversi tra loro.
L’investigatore privato può diventare fondamentale per controllare i figli minori
La nostra figura è infatti in grado di dare una grossa mano ai genitori che avvertono campanelli d’allarme nel comportamento dei figli.
Con l’intervento dell’investigatore privato spesso si evita che il minore prende delle scelte sbagliati e di difficile rimedio.
Questo siamo stati in grado di fare per Andrea e Martina.
Abbiamo organizzato un piano di osservazione investigativa facendo controlli precisi e puntuali sui comportamenti, gli spostamenti e le frequentazioni di Alice. Tutto ciò nella maniera più discreta possibile senza che Alice si sentisse controllata nella sua sfera privata e tenendo un filo diretto con i genitori.
In un paio di settimane siamo riusciti a capire da cosa derivavano gli strani comportamenti di Alice.
I risultati dell’osservazione investigativa hanno permesso di accertare che Alice stesse frequentando un nuovo ragazzo molto più grande di lei. Costui aveva 22 anni.
Il ragazzo, inoltre, aveva abbandonato gli studi ed attualmente non lavorava, passando le giornate in un parco con gente poco raccomandabile.
Si era creata un coppia che si diceva molto innamorata.
Il fatto è che il ragazzo si stava approfittando di Alice e le chiedeva soldi ed anche un rapporto sociale esclusivo, impedendole di vedere persino le sue amiche.
Alice era plagiata da questo ragazzo.
Raccolte tutte queste informazioni le abbiamo consegnate ad Andrea e Martina i quali sono riusciti ad intervenire in tempo anche rivolgendosi a psicoterapeuti famigliari.
Hanno anche affrontato il problema con Alice facendole capire che quella non era una strada giusta da percorrere.
Le investigazioni per il controllo dei figli minori sono ormai fondamentali per intervenire prima che commettano errori di difficile rimedio.
Non aspettare che i comportamenti strani si trasformino in abitudini negative.
Controlla subito.
La nostra agenzia d’investigazioni di Modena ti permette di farlo senza alcuna difficoltà e con grande capacità di comprensione.
Siamo strutturati ed addestrati grazie alla nostra esperienza. Negli anni abbiamo avuto innumerevoli casi di ragazzi ‘’salvati’’ e riportati sulla retta via.
Ciao da Fox ed alla prossima esperienza.
Se hai esigenza di qualsiasi tipo d’Investigazione scrivi a info@sicurezzaeinvestigazionifima.it o chiama il 059 237071 , possiamo fissare un incontro nel quale ti ascolteremo con empatia.
Fima Investigazioni Modena
La verità al primo posto.